di Elena Vitali

Se re Mida avesse potuto scegliere una patria diversa dal suo regno frigio,

forse la sua cittadinanza sarebbe stata italiana.

Il nostro bel paese vanta una tra le più antiche tradizioni orafe in assoluto. Una eccellenza che affonda le sue radici nell’epoca degli Etruschi e raggiunge la sua più alta espressione presso le splendide corti dei signori italiani nel Rinascimento.

Gioielli Etruschi
Immagine dal video “Raccontare i gioielli Etruschi” di artista/viaggiatore  fonte: You Tube

A Firenze con i Medici nascono le tradizionali botteghe di Ponte Vecchio. A Milano numerosi artigiani si specializzano nella lavorazione dei più nobili metalli preziosi. In Sardegna abili maestri sviluppano la tecnica della filigrana oltre che impreziosire monili vari con il cosi detto “oro rosso”, il corallo. E poi c’è Arezzo con i suoi centri di ricerca e di formazione. Il distretto orafo napoletano la cui filiera si snoda da Napoli a Torre del Greco. Valenza, piccola cittadina piemontese con il più alto numero di imprese artigiane che si mettono in luce per una grande capacità di innovazione tecnica, stilistica e di materiali.

Ma come dimenticare Vicenza…una vera città gioiello!!!

La tradizione orafa vicentina affonda le sue radici ormai secoli e secoli addietro. Nel 1352 viene sottoscritto lo statuto della Fraglia degli OrafiFratalia aurificum civitatis vicentiae”: una corporazione di ben 150 artisti che diede un notevole impulso all’oreficeria. Le produzioni di Valerio Belli, intimo di Michelangelo e Raffaello, garantiscono alla cittadina veneta lo svilupparsi di una fiorente attività. Ma è tra il XIX e il XX secolo che la lunga tradizione vicentina ottiene la definitiva consacrazione della sua eccellenza rendendo il distretto formato da Vicenza, Bassano del Grappa e Trissino un vero e proprio punto di riferimento anche in ambito internazionale.

Ma cosa contraddistingue l’oreficeria vicentina?

Maestro orafo a lavoro.
© Photo credit: arezzonotizie.it

Se già la creazione orafa del passato destava meraviglia; quella di oggi, frutto dell’estro e della maestrìa di abili artigiani locali, non può che stupire ulteriormente.

L’evoluzione nella produzione ha portato ad una ricerca sempre più affinata e raffinata dei prodotti realizzati: dalle semplici catenine, medaglie e cinturini del pur glorioso passato si è giunti ad articoli più leggeri e rifiniti tipici dell’oreficeria fine ed, in parte, della mini-gioielleria.

Le creazioni spaziano da monili di alta gioielleria in stile moderno e antico, a semi-gioielleria. Oreficeria fine senza pietre. Oreficeria e argenteria a maglia catena e stampata. Gioielli d’argento di tendenza. Montature per gioielli, chiusure, porta-orologi, vasellame d’argento, servizi da tavola, complementi d’arredo, incisioni, sculture ed anche quadri.

Che dire di più?

Un mondo di gioielli alla portata di tutti!

Non è dunque un caso che Vicenza sia anche la sede della più importante fiera del settore a livello internazionale. Vicenzaoro è da considerarsi la massima vetrina a livello mondiale per le aziende emergenti. Per i designer di tendenza che vogliono arrivare ad imporsi sul mercato una tappa imperdibile!

Una vetrina a Vicenza Oro.
©Photo credit: Vicenza Oro.com

E per chi di metalli preziosi e del loro sberluccichìo vuole veramente riempirsi gli occhi la visita al Museo del Gioiello è d’obbligo. Primo in Italia nel suo genere, allestito all’interno della Basilica Palladiana offre ai visitatori uno spazio espositivo di 410 mq nel quale vivere un’affascinante esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello.

I gioielli non sono fatti per dare alle donne un’aura di ricchezza, ma per renderle belle.”

Coco Chanel

@elena_gazettedubonton

In copertina:museo del gioiello Basilica Palladiana Vicenza. ©Photo credit: VITourist.it