UNA BORSA MODELLO BAULETTO

di Chiara Scoccia
La borsa modello bauletto nasce nel 1930 ad opera di Georges Vuitton, figlio di Louis, che pensò di creare la Speedy, divenuta modello iconico della casa francese.
Nel 1959 Audrey Hepburn chiese alla maison di creare per lei una borsa dello stesso modello ma di 5 centimetri più corta e venne immediatamente accontentata. La creazione tornò in voga negli anni 2000 nelle versioni maxi di ispirazione anni ‘50. Nel 2020 Miuccia Prada, in collaborazione con Adidas, la riportò ancora una volta sulle passerelle…
Ed ora ho deciso di proporre anche io il mio bauletto: in pelle color cuoio, accessori oro e tracolla sganciabile. Le sue dimensioni sono le classiche: altezza 24 centimetri, profondità 19 centimetri, larghezza 34 centimetri con tracolla regolabile dai 100 ai 120 centimetri.
Da abbinare a qualsiasi look dando un tocco sportivo o elegante a seconda dell’outfit, perfetta per chi ama i colori naturali ma vuole un prodotto ricercato, artigianale e versatile.
Ho iniziato ad approfondire il mio interesse per la lavorazione della pelle durante il lock down: ho cercato di rendere utile e fattivo un periodo molto complicato e difficile sia a livello operativo che emotivo. Cercavo quel qualcosa in più da dare ai miei clienti che rendesse ancora più unico il loro look.
La mia prima domanda è stata: come nasce una borsa in pelle artigianale? Quali dettagli posso aggiungere per fare la differenza? Quali particolari posso curare per renderla inimitabile e personalizzata?
Sì parte dall’idea della cliente che verrà dapprima disegnata a matita e modificata insieme alla persona; valuteremo insieme i possibili colori ed in base alle scelte andrò ad indagare quale possa essere la pelle più adatta per creare la borsa. Scelgo la cerniera, gli accessori (anelli, moschettoni e cursori) valuto con la cliente la necessità di inserire una tracolla sganciabile che potrà usare o riporre nella borsa.

Da abbinare a qualsiasi look dando un tocco sportivo o elegante a seconda dell’outfit, perfetta per chi ama i colori naturali ma vuole un prodotto ricercato, artigianale e versatile.
Procediamo infine nella scelta del materiale per la fodera e per le tasche interne. Definiti tutti i dettagli avvio il taglio ed assemblo il modello di dritto e fodera, controllo, rifinisco ed il mio bauletto è pronto per la sua prima uscita! In questa occasione specifica la persona che si è rivolta a me chiese un modello classico: bauletto, in pelle martellata marrone con i soli manici perché non le piacciono le tracolle e così è nato il bauletto Donatella!
Chiara Scoccia @chiarascocciacreazioni
Photo Credit copertina: stylerumor.com
Le immagini dell’articolo sono dell’autrice Chiara Scoccia
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