THE WALLACE COLLECTION

di Elena Vitali |
L’impressione che mi desta Londra ogni volta che vi soggiorno è quella di essere travolta in un grande vortice.
Il motto è: NON FERMARSI!!
Si sale e si scende da una stazione metropolitana all’altra per raggiungere nel minor tempo possibile quante più attrazioni turistiche visitabili.
The National Gallery ✔
British Museum, Tate Modern, Tate British ✔
Buckingham Palace, London Eye, The Tower Bridge, The Tower of London ✔
Solo per nominarne alcune. Una lotta continua contro il tempo per fagocitare luoghi, immagini e ricordi e poter dire poi orgogliosi: “L’ho visto!”
Eppure, in questa metropoli cosmopolita esiste un luogo in cui ho avuto la netta sensazione che le lancette dell’orologio della frenesia moderna si siano fermate.
Dove?

Hertford House facciata principale. © Photo credit: Wikipedia.org
Per assurdo proprio a poche centinaia di metri da Oxford Street.
Hertford House, casa storica in tipico stile francese costruita a partire dal 1776 per il duca di Manchester si trova precisamente nella raccolta oasi verde di Manchester Square. Non appena varcata la porta d’ingresso di questa dimora, si fa un vero tuffo nel passato, catapultati nella Francia del ‘700 tra i fasti della corte di Versailles e il sangue della Rivoluzione.
Ma cosa si trova di tanto suggestivo all’interno di questa old house da valerne davvero una visita?
The Wallace Colletion
Ma andiamo per ordine… con un po’ di storia.
La Wallace Collection è una preziosissima collezione d’arte raccolta e tramandata dai primi quattro marchesi di Hetford tra il XVIII e il XIX secolo. Fu proprio l’ultimo, Sir Richard Saymour – Conway ad accrescere notevolmente la collezione acquistando molte opere d’arte e manufatti francesi durante il suo lungo soggiorno in Francia.
Sir Richard Wallace, suo figlio illegittimo, ereditò l’ingente patrimonio alla morte del padre, ampliando la già consistente collezioni con armi e armature fabbricate in età medievale e rinascimentale, nonché con opere di origine italiana. Lady Wallace, seguendo le ultime volontà del marito Richard, nel 1887 donò l’intero patrimonio al Regno Unito che lo rese museo già dai primi anni del 1900
La visita

The Front State Room – la più grande stanza della casa con arredi originali del 1870/90. © Photo credit: Elena Vitali @elena_gazettedubonton
L’itinerario di visita si dipana tra 25 sale, accuratamente arredate con mobili d’antiquariato dell’epoca.
Nel piano terra si susseguono prima la Fronte State Room con diversi quadri del Reynolds, poi la Back State Room dove preziosissime porcellane del Sevres sono esposte in ordinate teche.
Desta davvero stupore una copia dello scrittoio di Luigi XIV, considerato allora il pezzo d’arredamento più costoso mai realizzato.
Nella Galleria del ‘500 lasciano letteralmente a bocca aperta le innumerevoli opere in vetro di molteplici botteghe di Venezia, le porcellane di Limoges, le maioliche e i numerosi oggetti preziosi in pietra dura.
Tre sale raccolgono l’armeria europea: armi e armature che Sir Wallace acquistò in blocco ai tempi della guerra Franco – Prussiana. In una stanza a parte è conservata l’armeria orientale e la spada di Ranjit Singh, uno dei più preziosi tesori del Regno Unito.

La preziosa spada di Ranjit Singh spicca nella Sala dell’Armeria Orientale. ©Photocredit Elena Vitali @elena_gazettedubonton
Al primo piano incontriamo le opere pittoriche di più alto valore.
Nella Grande Galleria, l’ambiente più ampio dell’intera dimora, si susseguono davanti ai nostri occhi grandi tesori artistici. Diversi ritratti di Van Djck, opere di Murillo e Poussin, la “Donna con il ventaglio” di Velàsquez, il bellissimo “Paesaggio con arcobaleno” di Rubens: E poi Boucher, Lemoyne, Lawrence, Fragonard, Hals…
E che dire dello meraviglia che desta la vista dell’olio su tela “Venere e Amore” di Tiziano, o le due vedute del bacino di San Marco dal Canale della Giudecca e da San Giorgio Maggiore del Canaletto.

La collezione è particolarmente famosa per l’arte francese, con mobili d’ébénistes, porcellane di Sèvres e orologi gioiello. ©Photo credit: Elena Vitali @elena_gazettedubonton
Questo straordinario museo è uno scrigno meraviglioso pronto a stupirvi con tutti i suoi minimi dettagli!
In copertina: © Photo credit: en.wikipedia org.
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