di Martina M. Scalzo

Nei pomeriggi di autunno ed inverno, quando il buio arriva presto e la voglia di coccolarsi è tanta una tazza di tè è quello che ci vuole. E che cosa c’è di più rilassante che sorseggiare un buon tè caldo leggendo un bel libro o guardando un film nelle lunghe sere fredde. Molte persone però mi raccontano che non possono bere il tè da metà pomeriggio in poi perché altrimenti la notte non dormono o temono di non dormire.
Certo, tisane alla camomilla, alla lavanda, alla passiflora, alla malva e biancospino sono sicuramente degli ottimi alleati, il rooibos è un infuso corroborante e privo di caffeina (attenzione, viene chiamato “tè rosso” ma non è un tè) ma se abbiamo voglia di tè, o se abbiamo deciso di pasteggiare con il tè a cena siamo veramente destinati ad una notte insonne? La risposta è : non è detto!

È possibile godere del piacere di una tazza di tè anche in orario tardo pomeridiano e serale, con i giusti accorgimenti.

Un chilo di tè contiene più caffeina di un chilo di caffè, è vero, ma in una tazza di tè troviamo metà della caffeina presente in una tazza di caffè, e la caffeina del tè viene assorbita più lentamente rispetto a quella del caffè per via della presenza della L-teanina, un aminoacido che ci permette mantenere la mente sveglia ed attiva, di calmare lo stress e di avere una azione antiossidante senza gli effetti eccitanti che avremo bevendo un espresso.

Per estrarre meno caffeina dal nostro tè sono importanti la temperatura ed il tempo di infusione. Più la temperatura è bassa ed il tempo di infusione breve e meno caffeina avremo nella nostra tazza. Scegliamo quindi la giusta tipologia di tè.

I tè verdi, gli oolong ed i tè gialli e bianchi necessitano di temperature dell’acqua più basse (dai 60 agli 80 gradi per i verdi, agli 85 per gli oolong, ai 75-80 per i gialli) e tempi di infusione che si attestano entro i 3-4 minuti (alcuni tipi di tè verdi giapponesi devono essere infusi per meno di 2 minuti). Anche il Matcha giapponese richiede una temperatura attorno agli 80 gradi.
Una temperatura bassa ed un tempo di infusione breve permetteranno di avere quindi una bevanda corroborante, antistress e antiossidante senza avere effetti indesiderati e senza avere quel sapore amaro che la caffeina conferisce ai tè lasciati in infusione per troppo tempo in acqua troppo calda.

Non cadiamo nella tentazione di bere tè deteinati, che contengono comunque una minima parte di caffeina, e che non ci permettono di beneficiare delle proprietà della nostra bevanda, ma piuttosto osserviamo questi piccoli accorgimenti e proviamo a goderci una buona tazza di tè anche quando la giornata volge al termine.

Martina M. Scalzo @martinamelpomenis

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