QUESTIONE di… GENTILEZZA

di Cristina Romania |
La gentilezza ha in sé molte sfaccettature, ambiti differenti a cui si può riferire.
In una persona possiamo parlare di gentilezza nei suoi lineamenti fisici, nei suoi modi di porsi o di comportarsi. Di per sé questa virtù ha un solo obiettivo: cercare di farci vivere meglio in relazione al mondo e agli altri.
Ma per arrivare a ciò, essa deve essere unita all’empatia, alla pazienza, alla capacità di riconoscere noi stessi e gli altri. Essere gentili non vuol solamente dire essere educati, ma andare oltre e individuare nell’altro la necessità del nostro essere gentili in quel preciso momento.
“Siamo noi a creare categorie di persone che riteniamo irritanti, e lo facciamo con le nostre azioni e reazioni ai loro comportamenti.” Questa frase, letta di recente, ha risvegliato in me una serie di riflessioni su come si possa fare a migliorare la gentilezza e soprattutto a quali persone mettiamo questa “etichetta”.
A tutti è capitato almeno una volta nella vita di essere in macchina e giudicare irritante l’autista di quella che ci precede, oppure aspettare una telefonata e pensare alla collega, al nostro familiare, alla nostra amica che occupa il telefono come ad una persona fastidiosa.

La vita frenetica ci porta a voler primeggiare in ogni occasione, così scordiamo quanto può essere gratificante essere gentili.
©Photo credit: pixabay
Perché? Perché in quel momento sta intralciando la nostra azione o ritardando ciò che per noi è tanto importante. In un’epoca in cui tutti vanno di corsa e bisogna essere sempre più performanti degli altri, ci si dimentica delle persone che ci circondano e che attraversano la nostra vita ogni giorno. Questo fa sì che smettiamo di utilizzare l’empatia per metterci in relazione con l’altro; dimentichiamo cosa sia la pazienza e di conseguenza la gentilezza sparisce dalle nostre vite, creando relazioni superficiali e basate sui bisogni del singolo soggetto.
Cosa ci può aiutare a sviluppare la gentilezza? Il ritmo della vita.

Rallentare il nostro ritmo di vita ci aiuterà a coltivare la gentilezza ©Photo credit: pixabay
La gentilezza è anche questione di tempistiche: riconoscere che ogni soggetto segue le proprie è il primo passo per approcciarsi all’altro con empatia e pazienza.
I passi da fare per vivere con gentilezza:
- Rallentare, riconoscere il proprio ritmo di vita e se ci fa perdere di vista noi stessi e l’altro, fermarsi e ricalibrarlo.
- Portare pazienza verso noi stessi e poi verso gli altri. La pazienza è l’arte della tolleranza, dell’accettazione delle avversità cercando di mantenere un animo sereno.
- Cercare di capire i “perché”, ovvero cercare le motivazioni dietro le nostre azioni/ reazioni e dietro quelle dell’altro.
- Parlare con sé stessi in modo gentile almeno una volta al giorno, questo ci aiuterà a portare avanti i punti precedenti e soprattutto a sviluppare gentilezza verso gli altri.
Cristina Romania @crichi5
In copertina: kindness ©Photo credit: Filomena Cocchia @filomenacocchia
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