Mabon e l’equinozio d’autunno

di Chiara Sbicca Mulford
Benvenuto settembre con la tua intensa atmosfera, il cielo azzurro, i tuoi profumi e colori vivaci.
Le energie di settembre
Questo mese porta con sé nuove energie: potremmo sentirci pieni di voglia di fare, con lo spirito giusto per camminare a contatto con la natura respirando un mattino fresco e frizzantino. Oppure potremmo sentire la necessità di raccoglierci nelle nostre case, con una candela profumata accanto a un buon libro e una tisana aromatica.
Nel paganesimo (in cui lo scorrere del tempo è immaginato come una ruota) il contatto con la natura associato al nostro sentire è estremamente importante e di valore: il nostro corpo si adatta alle nuove temperature, alla variazione delle energie e ai nuovi ritmi di luce e ombra. Imparare ad ascoltarci, osservarci con consapevolezza osservando anche il mondo che cambia intorno a noi è una presa di coscienza che ci permette di adeguarci ad i nostri ritmi interiori anziché alla vita frenetica che ci impone la routine giornaliera.
Fermiamoci un momento, osserviamo il cambiamento, la stagione che muta.
Benvenuto autunno.
©Photo credit: Filomena Cocchia@filomenacocchia
L’equinozio d’autunno
L’equinozio d’autunno, secondo la ruota dell’anno, è un punto di equilibrio che segna il passaggio dall’estate all’autunno. Si tratta della prima festività del semestre oscuro (che ci apre ai mesi più freddi), ed è la festa del secondo raccolto.
L’equinozio, tecnicamente, è un momento astronomico (la data precisa varia dal 21 al 24 settembre) che rappresenta un momento di equilibrio: il giorno e la notte hanno la stessa durata. E, guarda caso, il Sole fa il suo ingresso nel segno della Bilancia, il simbolo dell’equilibrio.

La Madre Terra si veste di colori.
©Photo credit: Alice Alinari via unsplash @alice_alinari
Mabon, il suo significato e come onorarlo al meglio
Mabon (letteralmente il “grande figlio”, un Dio Gallese che vive nel grembo della sua terra per poi rinascere come riportato dal sito www.ilcerchiodellaluna.it) è un giorno da dedicare al riposo, alla riflessione, alla gratitudine, alla celebrazione di tutto quello che abbiamo creato, al riconoscimento dei nostri sforzi.
Come seconda festa del raccolto (la prima è Lughnasadh, celebrata ad agosto), si onora la Terra e si ringrazia per l’abbondanza ricevuta. L’ultima fatica prima del riposo invernale e la conclusione del ciclo produttivo della natura: la mietitura, il raccogliere i frutti, il fare provviste per l’inverno.

Decorazione autunnale.
©Photo credit: Nietjuh via unsplash
Come festeggiare Mabon
- Esci nella natura e osserva il cambiamento che hai sotto gli occhi: i colori della natura che cambia in base al ciclo della nuova stagione, ascoltare lo scricchiolio delle foglie, odorare l’aria frizzante, raccogliere foglie e castagne.
- Ripristina l’equilibrio nella tua casa facendo una pulizia profonda e gettando (o regalando) quello che non ti serve più. Decorala poi con simboli e colori autunnali: grano, castagne, noci, mele, foglie di alberi e di vite. Accendi una candela profumata o un incenso (mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose).
- Conta le tue benedizioni e crea una piccola lista di gratitudine stilando un elenco di cose per cui sei grato. Sarà il tuo personale raccolto interiore.
- Imposta nuove routine salutari: una dieta bio e naturale, l’abitudine di camminare mezz’ora al giorno, l’impegno di cominciare a praticare yoga o mindfulness. Crea una connessione tra il tuo corpo e la tua mente mettendo ordine nella tua quotidianità.
- Cucina! Qualsiasi ricetta con le mele è perfetta, oppure puoi fare marmellate con i frutti della passata stagione o biscotti di avena, castagne o mandorle.
- Crea, dai sfogo alla tua immaginazione, metti le mani “in pasta”! Qualsiasi oggetto artistico è ben accetto: dipinti o splendidi mandala con foglie per celebrare i colori caldi portati dall’autunno, ma anche progetti di bricolage (hai mai costruito una ghirlanda?), creazione di pot-pourri profumati con fiori secchi
Chi di noi da bambino (ma anche da adulto) non è rimasto affascinato, anche solo per un attimo, dai colori e della forme delle foglie autunnali? Immergersi nella natura, dare forma con le mani a nuove cose è un atto magico, meditativo. Torniamo un po’ bambini in questo autunno, lasciamoci guidare delle nostre ispirazioni per dare vita a qualcosa di nuovo per noi stessi.

Crea con le foglie.
©Photo credit: Filomena Cocchia@filomenacocchia
Un’ispirazione per Mabon
Vuoi un’ispirazione? Joanna Wirazka, una giovanissima pittrice che utilizza le foglie come tela per dipingere in modo originale e creativo.
L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore.
(Albert Camus)
)O( Blessing )O(
Chiara Prakash Akal
Shining Consultant // grafica intuitiva
Chiara Sbicca Mulford // chiarasbicca@hotmail.it //
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The_spritzy_witch
Mabon è da sempre uno dei miei Sabba preferiti… quest’anno un po’ anomalo perché siamo ancora in estate, ma me lo godrò comunque fino alla fine!