L’INVERNO TI FA BELLO

di Veronica Vittani
Profumo di cannella e pan di zenzero, Bublè in cuffia, tisana e copertina… Winter is coming!
Scendono le temperature e in misura direttamente proporzionale ai gradi, cala il tempo che trascorriamo fuori, passeggiando al parco, seduti in terrazzo… Ma chi c’ha voglia, con ‘sto freddo barbino?

Vivere il giardino anche in inverno è possibile. ©Photo credit: pexels
Eppure, ricordarsi del giardino in primavera per poi dimenticarsene in inverno, è un atteggiamento che oserei definire tipicamente italico. Nei paesi scandinavi vivere lo spazio esterno anche nei mesi più freddi dell’anno è del tutto normale. Debitamente imberrettati e inguantati, si può godere del proprio giardino anche a dicembre e scoprire che la natura ci riserva meravigliose sorprese “all year long”. Basta scegliere le giuste essenze vegetali, quelle che danno il meglio di sé proprio quando tutte le altre piante sono in “stand by“.
Cosa piantare dunque per un avere un giardino d’inverno bello come un sogno di una notte di mezza estate, ma anche di più?
- Arbusti da bacca a profusione
Belli e buoni visto che, nei mesi freddi, sono una delle principali fonti di nutrimento per gli uccelli che frequentano il nostro giardino.
Vi faccio due nomi, super consigliati perché facili e resistenti, anche se poco diffusi (purtroppo):
Poncirus trifoliata

Poncirus trifoliata .© Photo credit: iStockphoto
Il limone trifogliato è una pianta che “appaga il sogno irrealizzabile di coltivare agrumi all’aperto anche qui” ci racconta il paesaggista toscano Antonio Perazzi nel suo ultimo libro “Il Paradiso è un Giardino Selvatico”. Ed è vero: per nulla freddoloso, può essere coltivato fino in zona USDA 6a.
É un cespuglio dal portamento architettonico, dotato di uno agguerritissimo arsenale di lunghe spine, tanto da poter essere usato lungo il perimetro del giardino, come deterrente contro eventuali invasioni animali e umane all’interno dei propri confini. A foglia decidua, in primavera fiorisce di bianco sui rami spogli e dopo i fiori arrivano i frutti: dei piccoli limoni rugosi grandi quanto una pallina da ping pong, profumatissimi. Così odorosi che si possono raccogliere e disporre nel guardaroba come fossero Arbre Magique. Il ponciro cresce bene nei terreni drenati e gradisce abbondante concimazione a fine inverno e inizio autunno.
Celastrus orbiculatus

Con le sue spettacolari bacche a colori contrastanti il Celastrus rallegrerà il tuo giardino invernale. © Photo credit: wikimedia.com
In pochi lo conoscono benché venga spesso usato dai fioristi nelle composizioni di rami recisi. Rampicante rustico e vigoroso, amante delle posizione soleggiate e dei terreni sciolti. Si avviluppa intorno a qualsiasi cosa gli capiti a tiro: la casetta degli attrezzi, un vecchio albero da frutto ormai morto, una pergola…
La sua veste estiva è alquanto anonima presentando foglie e fiori di un verde spento. Ma tra ottobre e novembre si carica di bacche giallo burro, che si aprono mostrando un un seme arancione shocking davvero notevole! Non necessita di potature, però attenzione! Può diventare invadente inglobando tutto come un vorace blob verde, per cui piantatela dove ha spazio per svilupparsi liberamente.
- Alberi dalla corteccia colorata like no tomorrow
“D’inverno si potranno ottenere molti bei colori vivaci coltivando una buona scelta di piccoli alberi dalla corteccia colorata” Se a dircelo è Gertrude Jekyll, maestra paesaggista vissuta in Inghilterra tra 800 e 900, allora possiamo fidarci!
La big family dei Salix, ad esempio, ci offre un’interessante tavolozza di colori con cui dipingere il nostro spazio verde: le pennellate di arancione evidenziatore del Salix alba ‘Chermesina‘, le macchie rosso Valentino del S. a. ‘Cardinal‘, ma anche le campiture giallo canarino del Salix viminalis…
La nostra Gertrude si raccomanda di non prendere decisioni scontate piantumando gli arbusti raggruppati per tipo, bensì di metterci un po’ di brio e ricreare una mescolanza di colori. Evitando tuttavia una cacofonia di colori a contrasto, tipica del temuto effetto “Carnevale di Rio”. Ecco cosa suggerisce: un gruppo di Salix dai rami rossi che sembrano tante fiammelle, vicino a dei Salix daphnoides con la corteccia viola e magari, ai piedi di questo boschetto, un tappeto di Euonymus fortunei, sempreverde dal fogliame variegato.
N.B.: è consigliabile potare i salici ogni anno perché sono proprio i nuovi ricacci a mostrare la corteccia più vivacemente colorata.
- Fiori che non temono il freddo invernale (Al contrario della sottoscritta che vivrebbe avvolta nel piumone come un tacos)
Ce ne sono tanti: il gelsomino di San Giuseppe, il calicanto, i crocus, le camelie d’inverno…

L’elleboro niger detto anche rosa di Natale è tra le piante a fioritura invernale più apprezzate. ©Photo credit: Wikipedia.org
Le mie preferite però sono le Rose di Natale. Sottolineo il sostantivo rose, da non confondersi con le stelle, tutt’altra faccenda. Si tratta dell’Helleborus niger: perenne sempreverdi a fiore bianco che gradisce umidità, posizioni a mezz’ombra e terreno ricco.
“I suoi fiori bianchi sono sempre, o sempre dovrebbero essere, sul nostro tavolo”: di lui parla anche Vita Sackville-West, scrittrice inglese chiacchieratissima per la sua presunta relazione fedifraga con nientepopodimeno che Virginia Woolf.
Nella sua rubrica settimanale di giardinaggio, sull’”Observer”, ci ha svelato un trucco per rinnovare dei cespi di elleboro un po’ datati (come quelli che la suocera vi ha regalato dieci natali fa).
Basta sradicare la pianta, con una buona porzione di zolla di terra, e porla in un vaso profondo. Sopra bisogna collocarvi un altro vaso capovolto. Se l’elleboro si mantiene così, al buio, per un paio di settimane i fiori presenteranno un biancore e una purezza ineguagliabili e gli steli diventeranno più alti.
Provare per credere!
In copertina: © Photo credit: Tim Gouw via Unsplash
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