di Giorgia Grandinetti

“Cerco l’estate tutto l’anno” e stavolta è arrivata davvero all’improvviso. Se normalmente lamentiamo il fatto che non esistano più le mezze stagioni, mai come ora siamo passati da sciarpa e cappotto a una città rovente.
Superata la crisi del cambio stagione per quel che riguarda il nostro guardaroba, che nel mio caso dura settimane, ora tocca pensare al nostro guardaroba olfattivo. Con le temperature che aumentano la parola d’ordine diventa “freschezza”, che più che il riferimento alla costruzione olfattiva di un profumo, in realtà racchiude quel bisogno di leggerezza di spirito e di spensieratezza che porta con sé la stagione estiva. Che vi troviate al mare o in una rovente metropoli, in vacanza o ancora davanti al pc in ufficio, i profumi giusti coinvolgono, e a volte stravolgono, i nostri sensi permettendoci di vivere appieno le summer vibes. Non c’è una regola vera e propria su quale sia il profumo perfetto, soprattutto considerando che ci troviamo nel mondo dell’estrema soggettività, ma solitamente in estate si prediligono tre tipologie di fragranze: agrumate, marine, fruttate.
Ecco a voi tre piccoli segreti, tre curiosità, sui profumi più amati dell’estate.

Profumi agrumati 

Vespri Esperidati si apre con note frizzanti di agrumi delle terre di Calabria e Sicilia conducendovi nel cuore di un giardino, che sembra quello delle Esperidi con sentori di arancia, petitgrain, gelsomino e artemisia per poi terminare con note legnose di muschio di quercia e patchouli. 

Frizzanti, succosi, gli agrumi sono presenti nel 90% delle fragranze ma quando sono i protagonisti della piramide olfattiva, in profumeria parliamo di “fragranze esperidate”. Per capire il perché bisogna rispolverare i testi di mitologia greca. La leggenda narra che in un giardino meraviglioso, nell’angolo più occidentale del mondo, vivevano le tre ninfe della sera, delle luci dorate, del tramonto: le Esperidi. Il Giardino delle Esperidi era il frutteto di Hera , dove cresceva un melo i cui frutti erano le famose mele d’oro , simbolo di immortalità e conoscenza. (Avete presente “Il pomo della discordia”?) Negli anni successivi, però, si scoprì che queste “mele d’oro” altro non erano che arance, un frutto sconosciuto all’Europa e al Mediterraneo prima del Medioevo. Seguendo questa ipotesi, il nome botanico greco scelto per tutte le specie di agrumi fu Hesperidoeidē.
La fragranza: Vespri Esperidati, Nobile 1942
Note di testa: bergamotto di Calabria, limone di Sicilia, mandarino giallo, pompelmo. Note di cuore: arancia, gelsomino, neroli, petitgrain, artemisia.
Note di fondo: Ambra, benzoino del Siam, note legnose, muschio di quercia, patchouli.

Profumi Marini 

Come l’arrivo di una fresca brezza, accordi marini e fiori bianchi si fanno strada nelle note di testa  di Levante, conducendovi in un cuore di patchouli, cedro e sandalo, per vibrare infine con note dolci di vaniglia e caramello smorzate dal sentore di muschio bianco.

“Sapore di mare, sapore di sale” ma anche di brezza marina, di sole: le vacanze infuse in boccetta. Ma non tutti sanno che una delle note più amate è stata scoperta per caso! Si sa, ogni generazione ha il suo trend nel mondo delle fragranze e negli anni ’90, una delle più grandi e più importanti tendenze è stata quella di indossare fragranze che evocassero la freschezza dell’acqua e dei frutti d’acqua come l’anguria. il Calone 1951, è stato l’ingrediente “responsabile” per la nascita di tutta una nuova famiglia di profumi che ancora ora troviamo in profumeria. Ma la storia della sua scoperta è piuttosto curiosa. Calone 1951 fu inventato dai chimici della Pfizer, o, per essere più precisi, dai suoi ricercatori Camilli, Albert e Laloue. I chimici stavano lavorando con chetoni ciclici, tra cui le benzodiazepine, come parte di una grande ricerca per trovare un tranquillante a buon mercato. Nel laboratorio c’era una politica per nominare tutte le nuove mescole con un codice speciale, che includeva le prime lettere del nome della società, la classe del composto immesso e il suo numero di sequenza: Camilli + Albert + Laloue + keto-ne + = CALone . La sostanza registrata dal numero 1951 era quella che, inaspettatamente, aveva un forte odore di cocomero. Questa sostanza è
stata immediatamente brevettata (non si sa mai!). Nella sua forma pura, il Calone possiede un odore ozonico fresco, un po ‘verde, con le caratteristiche sfumature di ostriche e angurie. Il Calone ha goduto della sua unicità per un lungo periodo di tempo, ma i chimici non si fermarono e crearono possibili sostituiti come Cascalone, inventato da Firmenich, che è più intenso di Calone, senza sfaccettatura salmastra e più facile da bilanciare con l’intera struttura del profumo.
La fragranza: Levante di Nobile 1942
Note di testa: accordo marino, fiori bianchi.
Note di cuore: patchouli, cedro, sandalo
Note di fondo: vaniglia, caramello, benzoino, muschio bianco.

Profumi fruttati

Come percorrere il sentiero che porta a Positano attraverso la macchia mediterranea tra limoni, erbe  e frutti selvatici, arrivando ad un cuore di rose, gelsomini e iris in un giardino di aranci in fiore, in fondo una frescura che sa di muschio e note legnose. È tutto questo Il sentiero degli Dei.

Un caleidoscopio di colori che si trasforma in un cocktail profumato che crea dipendenza sia in purezza, sia unito a fiori e agrumi.
Ma le note fruttate per noi così facilmente riconoscibili, sono da sempre una sfida molto stimolante per i profumieri e se il loro intento è di usare solo ingredienti naturali, ahimè, solo gli agrumi, il ribes nero e pochi altri frutti sono in grado di essere estratti. Gli accordi fruttati danno alla fragranza sfaccettature frizzanti e succose e spesso sono frutto di mesi di lavoro in laboratorio. La natura però ci viene in soccorso con dei fiori o delle piante dall’odore sorprendentemente fruttato. I più importanti sono osmanthus e davana, che conferiscono alla fragranza una nota fruttata ma in maniera diversa: l’osmanto ha un sentore di pesca, ma anche di cuoio, la davana ricorda l’odore dell’uva, ed è più simile all’odore di frutta molto matura. E l’accordo verde? In quel caso entrano in gioco semi di prezzemolo, foglie di violetta, rododendro o addirittura cognac.
Perché in profumeria, come nella vita, è tutta questione di chimica, con un pizzico di magia.
La fragranza: Il sentiero degli dei, Nobile 1942
Note di testa: limone, note verdi, note fruttate Note di cuore: gelsomino, rosa, iris, fiori d’arancio
Note di fondo: note legnose, ambra, muschio, fava tonka.

@giorgia_grandinetti

Per tutte le foto di questo articolo: ©Photo credit: @nobile1942