La natura si risveglia: risvegliamo la pelle!

di Chiara Fibbi |
Belle giornate e pelle sana
Ci siamo: i termometri salgono, le maniche si accorciano e il viso si volge naturalmente in cerca delle belle giornate.
Con i colori vivaci e luminosi tipici dell’estate, ci accorgiamo però che il nostro incarnato non può competere e che ha decisamente bisogno di essere “illuminato”.
L’esfoliante, il nostro alleato
Il nostro miglior alleato, tutto l’anno ma soprattutto in questi casi, è un bell’esfoliante.
“No ma ho la pelle secca meglio di no”
“No ma tanto mi lavo bene non serve”
“No ma uso quello del corpo”
“No tanto mi scordo”
Ne sento sempre tante, ma ad ogni problema c’è la soluzione. Ecco che anche il mercato cosmetico ci offre numerose proposte per accontentare tutte le pelli e tutte le età!
A cosa serve un esfoliante?
Serve a levigare la superficie della pelle togliendo eventuali ispessimenti, a rimuovere le cellule morte superficiali ed a togliere pellicine, serve a rivitalizzare il micro-circolo ed a migliorare la luminosità dell’incarnato.
Siete sicure di poterne fare a meno? Io direi di no!
Tanti tipi di esfoliante
Dal punto di vista cosmetico un’esfoliante è un supporto, cioè una crema, un burro od un gel, in cui è disperso l’agente esfoliante responsabile di tutte quelle belle funzioni che abbiamo visto prima.
In base al tipo di agente esfoliante contenuto, possiamo distinguere 3 principali categorie:
- Esfolianti meccanici, chiamati “scrub” dall’inglese To scrub, strofinare.
- Esfolianti-peeling chimici, dall’inglese to peel letteralmente “sbucciare”.
- Esfolianti-peeling enzimatici.

Esfolianti meccanici
Sono i più diffusi e anche i più conosciuti; si tratta di particelle di granulometria diversa che, massaggiate sulla pelle con movimenti circolari (movimenti meccanici appunto), rimuovono le cellule morte superficiali, levigano e donano luminosità.
Ogni pelle può trovare il suo: la parte esfoliante potrà essere costituita da delicate sfere di jojoba o farine naturali per le pelli più delicate fino a noccioli di albicocca, sale o zucchero per chi ama una azione più strong.
(suggerimento:Esfoliante ai frutti rossi Biofficina Toscana: sfere di jojoba e silicio, confezione da 100 g euro 14,80)
Esfolianti chimici
Le cellule superficiali della pelle sono tenute insieme da legami che, mano a mano che raggiungono gli strati più superficiali, tendono ad assottigliarsi.
L’esfoliante chimico va ad agire proprio su questi legami disgregandoli, cioè rompendoli, e così facendo favorisce il distacco delle cellule morte superficiali.
I principali agenti esfolianti chimici in vendita sono Acido glicolico, mandelico e alfaidrossiacidi; benché questi nomi ci riportino ad un mondo chimico/medico, ricordiamoci sempre che quelli che troviamo in commercio sono prodotti studiati per l’utilizzo domestico, per cui sono solitamente a bassa concentrazione e parzialmente tamponati, in modo da risultare efficaci senza incorrere in controindicazioni dovute ad eccessiva esfoliazione.
(suggerimento:Purophi exfoliating serum: combina acido mandelico ed enzimi della frutta, confezione da 50 ml euro 36,00)

Se si fa questo tipo di trattamento dal medico estetico o dal dermatologo, si ottiene un risultato nettamente diverso e più profondo, proprio per questo va eseguito da un professionista.
Quando ricorrere a questo tipo di esfolianti?
Quando non si vuole avvertire l’azione meccanica; se abbiamo una pelle sensibile o dei brufoletti infiammati è infatti sconsigliato andare ad irritare queste parti con qualcosa che vi “gratti” sopra; in questo caso è molto meglio un gel che agisce senza sfregamento e che garantisce comunque incarnato luminoso.
Una accortezza in più per questi prodotti: associamoli sempre ad una protezione solare al mattino, perché l’utilizzo di acidi rende la pelle più reattiva al sole.
Esfolianti enzimatici
Il meccanismo di esfoliazione è simile al precedente, con la differenza che qui sono gli enzimi che sciolgono le cellule superficiali dell’epidermide, andando a rivelare un incarnato più luminoso e purificato.
Solitamente gli enzimi che troviamo nei prodotti naturali sono papayna e bromelina, che derivano da papaya e mela verde; sono appunto enzimi proteolitici in grado di agire sulla parte proteica delle cellule morte superficiali disgregandole.
Questa tipologia è, a mio avviso, quella più delicata; infatti spesso troviamo l’agente enzimatico associato ad altre fonti per potenziare e completare l’effetto
(suggerimenti: Eterea lux enzimatic peel: utilizza enzimi papaina e bromelina, confezione da 50 ml euro 35,00 Parentesi bio Scruberry: combina l’azione dei tre agenti esfolianti chimico, meccanico ed enzimatico; confezione da 100 ml euro 19,90 Puravida esfoliante viso combina alfaidrossiacidi e microsfere vegetali, confezione d a75 ml euro 18,00 )

Quando usare l’esfoliante?
Ora che abbiamo fatto una bella panoramica di ciò che possiamo trovare in commercio, arriva un’altra importante questione: ogni quanto si deve usare un prodotto esfoliante?
La nostra pelle si rinnova abitualmente ogni 21/28 giorni, il che significa che già, fisiologicamente, la pelle produce nuove cellule che nascono, si differenziano e crescono negli strati dell’epidermide ed arrivano in superficie prive di nucleo e sottili (cellule morte).
Con l’esfoliante andiamo quindi ad accelerare questo rinnovo rendendo la pelle più luminosa e stimolando la produzione di fibroblasti che andranno poi a costituire collagene ed elastina per dare sostegno e turgore al nostro viso.
Attenzione però… ad eseguirlo troppo spesso si rischia l’effetto opposto! Ovvero quello di creare ispessimenti, forma di difesa della pelle che si sente attaccata. Allo stesso modo farlo solo una volta ogni tanto non cambierebbe la situazione e sarebbe quasi inutile farlo!
Il giusto equilibrio è quindi la via da perseguire; solitamente 1 volta la settimana è più che sufficiente per stimolare un corretto rinnovo e regalarci un incarnato luminoso.
Con l’avanzare dell’età o in caso di pelli particolarmente reattive e delicate, il tempo si può allungare fino a 1 volta ogni due settimane.
Scegliete in base al tipo di grana esfoliante quello che più vi si addice, ma non dimenticatevi di questo importante passaggio che dovrebbe far parte della nostra routine sempre, ma ancor più al cambio di stagione, dove la pelle tende a mostrare più facilmente grigiori e inestetismi.
Qual è la tipologia che più vi incuriosisce o che siete abituati a usare?
Chiara Fibbi
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Susanna
Bell’articolo, chiaro ed esauriente anche per i neofiti. Molto carina l’idea di suggerire alcuni prodotti,. Spesso risulta utile avere qualche indicazione/esempio.