Il nuovo approccio cosmetologico “segnare il ritmo”

di Simona Rivetta e Claudia Capanna
Il nuovo approccio cosmetologico “segnare il ritmo”
Gli anni che passano non vanno affrontati come un nemico da sconfiggere: vincerebbe comunque.
E’ possibile però “segnare il ritmo”, ovvero decidere come invecchiare e non restare ferme sui binari in attesa che il
treno ci travolga.
Decidere la nostra strategia di vita
Perché della nostra vita si parla, e non solo di rughe o di un seno meno tonico, bensì del nostro benessere psicofisico. Del nostro dover relazionarci quotidianamente con una società che ci vorrebbe ventenni per sempre, impedendoci di vivere la nostra età con la giusta leggerezza.
Meditazione, alimentazione, attività fisica e, ovviamente, trattamenti cosmetici e dermatologici. Li cito per ultimi non a caso, perché se avremo trascurato i prima tre punti, nessuna skincare, nessun attivo di ultima generazione,
nessun medico estetico potrà fare molto per noi.
Se viceversa avremo un approccio olistico, state certe che quegli “anta” saranno sempre meno problematici.
I fattori di rischio
Quali siano i fattori che determinino l’invecchiamento, a grandi linee li conosciamo tutti: fattori genetici, forza di gravità, aging cronologico, photoaging, fumo (sottovalutato da molte ma importante), alimentazione scorretta, stress, radicali liberi (fondamentale, come vedremo più avanti, avere una strategia antiossidante).

Il fumo è uno dei principali fattori di invecchiamento. ©photo credit pixabay
Quindi, direte voi? Quindi, no panic.
In questo articolo affronteremo il concetto di “resilienza cutanea” che stimoli un approccio proattivo ai nostri splendidi “anta”.
L’approccio di “resilienza cutanea” per segnare il ritmo
Esiste un nuovo approccio della Cosmetologia rispetto ai prodotti per l’invecchiamento cutaneo, e si tratta di “resilienza cutanea”(formulare per resilienza cutanea- SICC Novembre 2019).
I cosmetici formulati per rafforzare la resilienza cutanea propongono un approccio pro-attivo all’invecchiamento che sostenga e valorizzi la bellezza della pelle matura. Nasce un concetto nuovo, un aiuto alla pelle ad invecchiare meglio che non freni o contrasti un processo fisiologico naturale.
La ricerca cosmetologica pone l’attenzione su ingredienti che, pur essendo stati sempre utilizzati, abbiano un margine di ottimizzazione tale da risultare più efficaci rispetto al passato. Lo sforzo si concentra maggiormente su evergreen rinnovati, super antiossidanti e adattogeni.
Vediamoli uno per uno.
EVERGREEN RINNOVATI
Acido Ialuronico modificato
Si tratta di un acido ialuronico a diversi pesi molecolari in grado di posizionarsi nei diversi strati dell’epidermide; con un aumento dell’idratazione profonda ed elasticità.
Peptidi veicolati in drone

Struttura tridimensionale di un liposoma, le sue caratteristiche lo rendono capace di trasportare all’interno delle cellule sostanze di varia natura.
©Photo credit: News Medical.it
Si studiano nuovi metodi di veicolazione per questa categoria di ingredienti, i peptidi. Se ne conoscono già alcuni: liposomi, fitosomi, ciclodestrine ecc… Tutti metodi che permettano il rilascio controllato degli attivi. In questo caso oltre a ciò si studia un meccanismo di rilascio controllato ma concentrato sui distretti cutanei dove ci sia un bisogno primario, ignorando le attività cellulari secondarie. Per uno stimolo maggiore sull’attività di produzione di collagene, clastina, clicosaminoglicani (acido ialuronico).
Vitamina A HPR
Un retinoide di nuova generazione: Hydroxypinacolone retinoate. A oggi il Retinolo come derivato della vitamina A
è uno degli ingredienti più interessanti (retinil palmitato) per la sua azione cosmetica legata alla capacità di
riprogrammare la pelle nella sua azione di turn-over cellulare, ma con un alto limite di tollerabilità cutanea.
Questo nuovo retinoide, con una forma chimica diversa, si presenta come più delicato, meno irritante e più efficace, ottimo per migliorare l’aspetto del microrilievo cutaneo legato alla comparsa delle rughe.
SUPER ANTIOSSIDANTI
Vengono selezionati dalle oltre 5.000 specie di Polifenoli del mondo vegetale, da cui si estraggono i migliori antiossidanti, specie ricche di composti quali tocotrienoli (Fico D’india, Moringa oleifera) che, rispetto ai tocoferoli come la più conosciuta vitamina E, svolgano una molteplice azione: antiossidante, potenziamento delle difese fisiologiche naturali, un’alta protezione dall’inquinamento (pollution).

Il Fico d’India è ricco di preziosi antiossidanti. ©photo credit pixabay
ADATTOGENI
Estratti da piante che riescano a contrastare gli eventi avversi, chimici, fisici e biologici permettendo alla cute di
adattarsi agli “stressor ambientali”. Usati da tempo dalla fitoterapia sotto forma di estratti, TM Tinture madri; TINTURE FU Tinture officinali; sono ad oggi riportati anche negli studi di cosmetologia Eleuterococco, Rhodiola
rosea, Schisandra.
I risultati strumentali rispetto a elasticità, compattezza, idratazione profonda, microrilievo cutaneo e densità, sono
stati molto soddisfacenti.
Ma sorge spontanea la domanda “Se sono sempre stati usati, come mai vengono ripresi solo ora?”
Alcune domande sul “segnare il ritmo”
Ad oggi studi e pubblicazioni che vantino novità eclatanti non ci sono.
Quello che esiste si può sicuramente ottimizzare. Mi chiedo inoltre se i nuovi claim quali pro-age, well-age, bellezza naturale nascano da una vera e reale consapevolezza socioculturale o piuttosto dalle esigenze delle aziende cosmetiche che, ad oggi, con la cosmetica classica non possono andare oltre.
Inoltre, se le aziende sono fatte da persone, da quante questo approccio è realmente sentito, nel dare e veicolare messaggi importanti per la collettività?
Simona Rivetta e Claudia Capanna
in copertina: la modella Valeria Sechi @vale_greymodel
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