di Elena Vitali

Di ritorno da un weekend a Barcellona, porto nella valigia dei ricordi l’infinita varietà di colori che contraddistingue questa grande metropoli. Tonalità cangianti, nuance pastello e vivi cromatismi si ritrovano in ogni angolo della città tanto nelle strutture architettoniche e urbanistiche quanto nelle opere pittoriche e artistiche esposte nelle sale dei più importanti musei.
Luci e colori mi travolgono all’interno della Sagrada Familia, mi ammaliano nel Palazzo della Musica Catalana, mi sorprendono nella Casa Battlò, mi stupiscono ne La Boqueria.
E come non sentirsi avvolta da molteplici cromatismi tra le esposizioni del Museo Picasso o della Fundaciò Joan Miró!
Ed è proprio in quest’ultima che ritorna vivido il ricordo di una lettura passata: “il giro del cielo – dodici quadri raccontano una storia” di Daniel Pennac.
Un libretto di poche pagine nelle quali l’autore racconta una storia ispirata da alcuni quadri di Miró. In un dialogo affettuoso, intenso e pieno di confidenze con il proprio padre si snoda il fantastico viaggio di una bambina al di là del cielo. Il risultato è un vero e proprio viaggio nell’arte visiva attraverso la parola che svela sentimenti delicati ed intimi e che si interroga sul senso della felicità.
Attraverso una narrazione pulita e essenziale il lettore scivola con naturalezza dentro i quadri e non si perde neppure dove non esiste più la prospettiva. Immerso tra personaggi irreali galleggia insieme a loro su sfondi carichi di colore, scopre immagini minimaliste e allo stesso tempo ricche di particolari, di contrasti luminosi e illuminati.
Un gioco ricco di poesia per amare e leggere l’Arte in tutte le sue espressioni.

“Dall’altra parte del cielo! Sono entrata! È proprio questo che ti volevo raccontare.

Papà sai cosa c’è dall’altra parte del cielo?”

Juan Miró – Daniel Pennac, “il giro del cielo”, Salani Editore, 2012

Elena Vitali @elenavitali72