Giardino d’autunno

di Renata Giannecchini
Autunno in giardino
L’autunno è senza dubbio la Golden Age del giardino. Questa stagione si veste, infatti, di una luce particolare che nessun altro periodo dell’anno regala. I colori e i profumi si fanno più intensi e tutto è avvolto da una bellezza malinconica e struggente.
Le piante, prima del riposo invernale, donano splendide fioriture multicolori, talvolta più belle di quelle primaverili. Il giardino autunnale è «un chintz variegato e perfetto: astri, zinnie, geum, nasturzi […] tutti vivaci, ritagliati da carte colorate, gagliardi e ritti come dovrebbero essere i fiori», scrive Virginia Woolf nel suo diario, mentre trascorre le giornate a Monk’s House.

Utilizza fiori foglie e bacche per creare romantiche composizioni autunnali.
©Photo credit: Renata Giannecchini @rosapaeonia
Cosa fare in giardino prima del riposo invernale
L’autunno è la stagione in cui anche il giardiniere inizia a riposare.
I ritmi si fanno più lenti e si può godere con più tranquillità dei frutti del lavoro svolto nei mesi precedenti. Alcune attività si rendono tuttavia necessarie, anche per pianificare il lavoro della stagione successiva.
Vediamo quali sono i principali interventi da effettuare.
Messa a dimora di nuove piante

Dalie in miscuglio.
©Photo credit: Renata Giannecchini@rosapaeonia
L’autunno è il periodo ideale per mettere a dimora nuove piante: erbacee perenni, rose, ma anche alberi da frutto attecchiranno meglio se piantanti nei mesi di ottobre e novembre.
Rose
Le rose possono essere acquistate a radice nuda: oltre a un risparmio rispetto all’acquisto di esemplari in vaso, questo garantisce un migliore sviluppo radicale della pianta.
Erbacee annuali
Le erbacee annuali, come le biennali che hanno esaurito il loro ciclo, vanno estirpate, dopo aver raccolto i semi e averli conservati e catalogati in bustine di carta. Procedete poi a vangare il terreno e a concimarlo con della sostanza organica, per prepararlo alle successive semine primaverili.
Questa è anche la stagione ottimale per effettuare la semina a dimora di annuali e biennali resistenti, come nigella, calendula, papavero e lunaria.

Astrid. Erbacee perenni o annuali.
©Photo credit: Renata Giannecchini@rosapaeonia
Erbacee perenni
Le erbacee perenni appassite vanno tagliate rasoterra e concimate con dello stallatico in pellet. Se abitate in zone soggette a gelate o particolarmente umide, è consigliabile mantenere la vegetazione ormai secca, per proteggere le radici.
Le perenni a fioritura primaverile ed estiva, messe a dimora da tre-cinque anni, possono essere divise non appena le temperature iniziano a farsi meno calde, per poter avere il tempo di attecchire prima che arrivino le gelate.
È buona norma apporre delle etichette con il nome della pianta, vicino alle perenni che scompaiono totalmente durante l’inverno. In questo modo sarà più facile individuare la loro presenza a primavera.
Bulbose

È tempo di mettere a dimora i bulbi.
©Photo credit: Renata Giannecchini @rosapaeonia
Ottobre è il momento migliore per la messa a dimora di bulbi a fioritura primaverile come narcisi, giacinti, tulipani, muscari etc. Se vogliamo disporli in modo naturale come in un prato, basterà lanciarli alle nostre spalle e avere così una disposizione casuale.
Non appena arrivano le prime gelate è necessario togliere dal terreno i bulbi delle dalie. Una volta ripuliti dalla terra e lasciati asciugare, vanno riposti in luogo buio ed asciutto e cosparsi con del rame in polvere, in modo da proteggerli da eventuali attacchi fungini.
A fine marzo, quando il rischio di gelate sarà scongiurato del tutto, si potranno mettere nuovamente a dimora, dopo averli divisi, qualora necessario. Se si vive in zone dove gli inverni non sono molto rigidi (le temperature non scendono sotto -5°) e il terreno è molto drenante, si possono lasciare i bulbi di dalia a dimora.
Bisognerà, però, dopo aver tagliato gli steli rasoterra, coprirli con almeno 20 cm di terriccio soffice per proteggerli.
Potature
Contrariamente a ciò che si pensa, è meglio evitare di potare in autunno. Potando in questo periodo si stimola la pianta a vegetare in un momento in cui dovrebbe andare a riposo. Inoltre, la si espone maggiormente all’attacco di funghi cariogeni che si riproducono proprio in autunno e che potrebbero facilmente infiltrarsi nei tagli freschi.
Quindi rimandate la potatura delle rose a fine gennaio e non oltre la fine di febbraio, a seconda delle latitudini in cui vivete. Lo stesso dicasi per le Hydrangee che devono essere potate verso metà febbraio (fa eccezione l’Hydrangea quercifolia che va leggermente potata a fine estate).
In autunno limitatevi a eliminare i fiori secchi delle ortensie se abitate in zone particolarmente umide, per scongiurare la comparsa di patologie fungine. Altrimenti lasciateli sulla pianta a protezione dal gelo.
Prato

Pulire il prato rastrellando le foglie morte. ©Photo credit: Renata Giannecchini@rosapaeonia
Raccogliete le foglie cadute per permettere al prato di respirare. Se sane e non intaccate dai parassiti, utilizzatele nella compostiera o distribuitele alla base di alberi e arbusti per proteggerli dalla pioggia battente e dal gelo.
Piante non rustiche
Riparate in un luogo protetto e soleggiato le piante che temono il gelo. In alternativa avvolgetele con del TNT e stendete alla base uno strato di foglie secche.
In copertina: Dalie Cafè au lait
©Photo credit: Renata Giannecchini @rosapaeonia
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