Cosa sono i BOT?

di Gabriele Venturini |
Cosa sono i bot?
Nel 2020 sentiamo sempre più parlare di BOT, programmi creati per un solo scopo: automatizzare processi e ridurre così l’intervento umano. Ad ora ci vengono in mente BOT che eseguono azioni come: mettere like, commentare, visualizzare storie. Praticamente programmi che inquinano i nostri social. In realtà i BOT sono molto di più. In questo articolo andremo ad analizzarne nel dettaglio alcuni aspetti.
I primi bot
I BOT, al contrario di quanto si crede, sono programmi vecchi. Il primo BOT, o meglio ChatBot, fu inventato nel 1966 da Joseph Weizenbaum e si chiamava ELIZA. Questo software riusciva a ingannare gli utenti facendo credere di conversare con un essere umano. Da quegli anni i BOT si sono evoluti molto e hanno portato alla nascita di sottocategorie. Per esempio, ELIZA era specializzato nel dialogo con gli utenti umani.

Galatea. dal film di Chris Columbus “L’uomo bicentenario” (1999)
Questo vi fa capire quanto siano vaste le possibilità per questi programmi e quanto possano essere varie le loro funzioni. L’unico limite che hanno è dato dalla programmazione che gli forniamo. Sono interamente personalizzabili così da adattarsi alle esigenze del settore. Li possiamo trovare in maniera diffusa:
- Nel settore delle Banche e della Borsa, in quanto raccolgono in automatico tutte le variazioni dei titoli di borsa.
- Nel settore della Fotografia; raccolgono e indicizzano foto e video.
- Nei vari siti di commercio, quando compare l’icona di dialogo per l’assistenza.
- BOT specifici per Viaggi, valutazioni e altro.
- Nei social come Instagram, Facebook, Telegram.
Come dicevamo, i BOT si trovano veramente in tutti i settori e hanno molto spesso un ruolo fondamentale (per esempio in borsa e nella fotografia), anche se svolto nell’ombra. Il problema negli ultimi anni si è avuto quando i programmatori hanno personalizzato questi programmi per adattarsi alle funzioni dei social. Lo scopo era quello di far svolgere il “lavoro” al programma invece che al possessore dell’account.
Cosa sono i bot su Instagram?
Vi siete mai chiesti come mai c’è stata una diffusione così capillare dei BOT in ambito social?

©Photo credit: pixabay
Le risposte a questa domanda sono sostanzialmente due. La prima è dovuta ai social stessi. Prendiamo Instagram come esempio. Negli anni precedenti (diciamo fino a metà 2019) l’algoritmo di Instagram prediligeva un uso massiccio della sua piattaforma, senza se e senza ma. Più eri connesso ed eseguivi azioni, più lui ti premiava. Questo ha portato i programmatori a personalizzare i BOT affinché eseguissero sempre più azioni in maniera automatica. Perché? Perché ovviamente c’era business: sempre più influencer cercavano modi per automatizzare determinati compiti. I BOT sono stati così adattati. Pagando una certa cifra si poteva automatizzare una sola parte dei compiti e semplificare la propria catena di lavoro sul social.
Questo ci porta alla seconda risposta della nostra domanda iniziale (perché una diffusione così grande dei BOT sui social).

“BOT” ©Photo credit: @seven_lab_
Sempre più spesso si cerca la strada facile. Per avere vantaggi in termini di visibilità sui social faticando meno, si è optato per l’uso massiccio dei BOT. Inizialmente non è stato un problema in quanto Instagram non era molto interessato alla questione; poi invece è iniziata una guerra aspra su questo fronte. Probabilmente anche perché i BOT sono diventati sempre più personalizzabili: riescono a commentare determinati post in base ai parametri che specifichiamo, visualizzano stories, rispondono ai sondaggi; e tutto sempre con più precisione.
La battaglia nel 2020 contro i BOT è diventata molto aspra ora e da quel che vedo, sembra che i social abbiano vinto. Instagram, per esempio, ha adottato lo Shadow Ban anche se ufficialmente nega l’esistenza di questa pratica. Molti creator hanno provato attraverso diversi test a dimostrare l’esistenza di questa pratica e ci sono riusciti con diversi test. In pratica la piattaforma riconosce l’utilizzo del BOT e taglia, in silenzio, sempre di più la visibilità. Se si diventa eccessivi con l’uso del programma, blocca direttamente il profilo. Ad oggi Instagram è diventato rapido nel rintracciare chi ne fa uso, quindi ne sta scoraggiando sempre di più l’utilizzo da parte degli utenti.

“Lotta contro i bot su Instagram”. ©Photo credit: @seven_lab_
La strada maestra è lontana dai bot.
Ricordatevi, se volete creare qualcosa di unico sui social dovete essenzialmente concentrarvi su tre aspetti:
- Dare un perché alle persone. Perché gli altri vi devono seguire?
- Portare contenuti di qualità, visiva e di contenuto!
- Essere incessanti.
I BOT sono solo la strada veloce che vi porterà in un vicolo cieco, almeno sui social. In altri settori, sono indiscutibilmente fondamentali.
Autore dell’articolo: Gabriele Venturini
Correttore bozze: Valentina Riva
In copertina: ©Photo credit: pixabay
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