di Gaia Rinaldi

L’Argilla è una materia prima che accompagna l’uomo fin dai tempi più remoti. Il suo utilizzo variava dall’oggettistica ornamentale a quella domestica. Nella storia è nominata ed elogiata come: “la terra che cura”. Troviamo i suoi utilizzi cosmetici e curativi già all’epoca dell’antico Egitto. Nella Roma antica fu Plinio il Vecchio a raccontare nella sua “Storia Naturale” come l’argilla veniva utilizzata sia per curare ferite, sia per guarire infiammazioni e malattie interne.

Come scegliere l’argilla

Dal punto di vista curativo, comprendo che è l’argilla idonea quando:
– Ha una certa grassezza con un contenuto di silice uguale o superiore al 40%
– Deve contenere calcare
– Contenere i sette metalli (argento, ferro, mercurio, rame piombo)
– Deve avere un pH intorno alla neutralità
– Deve poter assorbire una certa quantità di acqua almeno il 50% del suo peso

Come usare l’argilla

Argilla verde
©Photo credito: pixabay

L’argilla è un rimedio importante che possiede proprietà curative notevoli.
1) La si può assumere per via orale, preparando “l’acqua argillosa”: in mezzo bicchiere di acqua s’immerge un cucchiaio da caffè di argilla ventilata, si lascia riposare per circa 40 minuti (meglio prepararla la sera prima di coricarsi per assumerla al mattino), coperta da una garza o un panno. Prima di assumerla si mescola con un cucchiaio di legno o ceramica. L’argilla disciolta nell’acqua agisce direttamente sull’organismo purificando, cicatrizzando e stimolando le difese del corpo e remineralizza quest’ultimo.
Quando si inizia a relazionarsi con l’acqua argillosa, consiglio sempre alle prime volte di bere solo l’acqua, senza mescolare al mattino l’argilla che si è depositata in fondo al bicchiere.

2) Possiamo godere delle sue proprietà curative anche utilizzando l’argilla sul nostro corpo sotto forma di cataplasmi, i quali ci aiuteranno quando si ha necessità di disinfettare, far guarire una parte del corpo che ha subito un trauma più o meno grave. Evita la proliferazione di microbi e dei batteri patogeni e favorisce la ricostruzione delle cellule sane.
E’ una terra antisettica, sterile, perfetta per piaghe e ferite, grazie alla presenza del silicio aiuta nel processo di cicatrizzazione.

Naturopatia Integrata

Per aumentare l’efficacia dei cataplasmi, posso aggiungere 5/6 gocce di olio essenziale in base alla necessità. Per iniziare, vi illustrerò come preparare un cataplasma di base:
in una tazza contenente mezzo bicchiere di acqua sciolgo 1 cucchiaino da caffè di olio E.V.O. e di miele, mescolando, si aggiunge pian piano un bicchiere di argilla verde fine, facendo attenzione a non creare grumi (l’argilla non dev’essere mai lavorata e utilizzata in contenitori e cucchiai di metallo, meglio usare il vetro, il legno o la ceramica), si continua a mescolare fino a quando non si otterrà una crema omogenea e lucida.
Successivamente, si personalizzerà la base con olii essenziali a piacere in base alla necessità, ma si potrà usare anche usando la base stessa.

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Mestruazione dolorosa e irregolare: Alla base sopracitata, si aggiungono 3 gocce di olio essenziale di lavanda (Lavandula angustifolia) e 3 gocce di olio essenziale di camomilla (Matricaria chamomilla L.), si applica il cataplasma sulla regione pubica tutti i giorni del flusso mestruale per 45 minuti.

Ylang ylang ©Photo credit: depositphotos.com

Micosi cutanea: Al cataplasma di base si aggiunge un cucchiaino di olio di cocco, 3 gocce di olio essenziale di tea tree oil e 3 di Timo (Thymus vulgaris) fino a completo miglioramento

Seborrea del viso: Cataplasma di base con aggiunta di un cucchiaino di olio di Elicriso e 5 gocce di olio essenziale di Ylang Ylang (Cananga odorata) per tre volte a settimana da tenere sul viso per 30 minuti fino a miglioramento.

Sinusite: Cataplasma base con aggiunta di 3 gocce di olio essenziale di menta e 3 gocce di eucalipto radiata (Eucalyptus radiata)

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